Workaholism: quando il lavoro diventa tutto
- Psicoterapeute Milano
- 9 apr
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La dipendenza dal lavoro, comunemente conosciuta come "workaholism", è un fenomeno psicologico che sta guadagnando sempre più attenzione nella società moderna. Si tratta di un comportamento caratterizzato da un bisogno incontrollato di lavorare, spesso al punto da sacrificare altre aree importanti della propria vita, come le relazioni sociali, il tempo libero e, soprattutto, il benessere fisico e mentale.
Le persone che ne soffrono tendono a percepire il lavoro non solo come una necessità economica, ma come una parte fondamentale della loro identità. Il risultato di questo comportamento è spesso un'esperienza di vita non equilibrata, che può portare a stanchezza cronica, ansia, e, nei casi più gravi, a un esaurimento emotivo e fisico.
Le Cause della Dipendenza dal Lavoro
Le cause della dipendenza dal lavoro sono complesse e molteplici. Spesso questo fenomeno nasce da fattori psicologici, sociali e culturali.
Ansia e perfezionismo: Le persone con una forte predisposizione al perfezionismo possono sentirsi costantemente sotto pressione per raggiungere risultati eccellenti. La paura di non essere all’altezza delle aspettative o di non riuscire a soddisfare le richieste del lavoro può alimentare il bisogno di lavorare incessantemente.
Sfide economiche e sociali: In un contesto socio-economico competitivo, dove il successo professionale è spesso associato al valore personale, molte persone si sentono obbligate a dedicare ogni energia al lavoro, per garantire la sicurezza economica e mantenere uno status sociale elevato.
Bassa autostima: La dipendenza dal lavoro può anche derivare da una bassa autostima. Spesso, chi soffre di workaholism ha una visione di sé basata esclusivamente sulle proprie capacità professionali. Il lavoro diventa quindi una fonte di validazione e di conferma del proprio valore.
Paura della noia: spesso in sottofondo c’è il costante bisogno di riempire ogni momento della giornata con attività per la paura di annoiarsi o di non avere niente da fare. Questo bisogno di essere sempre occupati può derivare dal timore di stare con se stessi o di confrontarsi con emozioni o pensieri che si preferisce evitare. Il rischio, tuttavia, è che questa corsa senza sosta alla produttività non faccia altro che aumentare lo stress e l’ansia, senza portare un reale senso di soddisfazione.
Le Conseguenze Psicologiche e Fisiche
Le conseguenze della dipendenza dal lavoro si riflettono sia a livello psicologico che fisico.
Stress e ansia: La mente rimane costantemente "attiva", senza mai trovare un reale momento di respiro. Questo porta spesso a un circolo vizioso di ansia, dove l’unica via di fuga sembra essere il lavoro stesso.
Burnout: è uno degli effetti più gravi della dipendenza dal lavoro, una condizione di esaurimento fisico ed emotivo che deriva da un impegno eccessivo e senza pause. Ci si sente sopraffatti, stanchi, svuotati, senza alcuna motivazione a proseguire nelle loro attività professionali o personali.
Problemi relazionali: Il costante impegno lavorativo può anche danneggiare le relazioni sociali e familiari. La mancanza di tempo per dedicarsi agli altri e la priorità data al lavoro spesso minano la qualità delle relazioni interpersonali, creando un isolamento che amplifica ulteriormente il disagio emotivo.
Perdita di equilibrio vita-lavoro: La difficoltà nel bilanciare lavoro e vita privata è uno degli effetti collaterali più evidenti della dipendenza dal lavoro. Questo squilibrio può portare a una perdita di soddisfazione nelle aree non lavorative della vita, come il tempo libero, le passioni personali e la cura del proprio corpo.
Come Affrontare la Dipendenza dal Lavoro
Affrontare la dipendenza dal lavoro richiede di saper innanzitutto riconoscere i segnali di allarme e capire quali sono i bisogni sottostanti. Siccome questo non è sempre facile, e richiede una certa capacità di auto osservazione, la psicoterapia è un valido strumento in situazioni come queste. Il terapeuta aiuta infatti a:
Stabilire confini chiari: È fondamentale separare nettamente il tempo dedicato al lavoro da quello dedicato alla vita privata. Questo può includere il fissare orari di lavoro definiti e la creazione di spazi di riposo nei quali non ci si senta obbligati a essere produttivi.
Imparare a godere del tempo libero: Imparare a vivere la pausa come un'opportunità di crescita e di rigenerazione anzichè come perdita di tempo è essenziale.
Lavorare sull’autostima: È importante riscoprire il proprio valore indipendentemente dal lavoro. Coltivare passioni, dedicarsi a hobby e attività che non siano legate alla carriera aiuta a bilanciare l’identità e a ridurre la pressione legata alla performance lavorativa.
Ricostruire un’immagine di sè al di là del ruolo lavorativo: non siamo quello che facciamo, ma siamo molto altro, e riscoprirlo è utile per sviluppare un’identità personale più completa e soddisfacente
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