Disturbi dell'umore
- Psicoterapeute Milano
- 23 feb 2024
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 25 feb
Il disturbo dell'umore è una categoria di disturbi psichiatrici che coinvolgono alterazioni persistenti dell'umore di una persona. Questi disturbi possono includere stati di ansia, stati depressivi (disturbo depressivo maggiore, disturbo bipolare), disturbi dell'umore legati a eventi traumatici o stressanti (disturbo da stress post-traumatico, disturbo da adattamento).
I sintomi associati al disturbo dell'umore possono variare a seconda del tipo di disturbo, ma in generale possono includere disfunzioni delle funzioni cognitive di base, sintomi fisici e legati al pensiero.
Le principali disfunzioni cognitive riguardano la difficoltà a concentrarsi, indecisione, problemi di memoria o nel ricordarsi anche piccoli impegni quotidiani.
A livello fisico si può riscontrare un cambiamento nel peso corporeo sia a causa di dimagrimento non dovuto a diete volontarie o aumento del peso, variazione dell’appetito e senso di sazietà, affaticamento, perdita di energia fino a cambiamenti nell'attività motoria (ad esempio, rallentamento o agitazione).
A livello mentale le principali manifestazioni riguardano un senso di tristezza costante e inespressa, sentimenti di disperazione e mancanza di speranza, perdita di interesse o piacere in attività che un tempo erano gradite, sentimenti di colpa o sensazione di inutilità, pensieri ricorrenti negativi sul sé che possono portare a ritiro sociale o isolamento.
Inoltre, possono manifestarsi irritabilità o agitazione e disturbi del sonno, come insonnia o ipersonnia.
Questi disturbi possono influenzare notevolmente la vita delle persone colpite, provocando un cambiamento radicale ed evidente della quotidianità ed interferendo con il lavoro, le relazioni interpersonali e il benessere generale.
È importante sottolineare che questi sintomi devono essere presenti per almeno due settimane consecutivamente e causare un disagio significativo nella vita quotidiana per poter parlare di disturbo dell'umore.
Il trattamento per i disturbi dell'umore può includere psicoterapia, farmaci antidepressivi o stabilizzatori dell'umore e altre terapie complementari come l'esercizio fisico regolare e la gestione dello stress. Si consiglia infatti di consultare un professionista per ottenere una diagnosi accurata in quanto i trattamenti possono variare a seconda dei sintomi e delle circostanze individuali.
È possibile vivere una vita piena e soddisfacente con un disturbo dell'umore, ma è necessario cercare il supporto e il trattamento adeguato per gestire i sintomi e migliorare il benessere complessivo.
Disturbo depressivo maggiore
La depressione maggiore, o depressione clinica, è un disturbo mentale caratterizzato da un persistente senso di tristezza, perdita di interesse nelle attività quotidiane, sensazione di vuoto, mancanza di energia e problemi di concentrazione. La depressione maggiore causa un notevole disagio emotivo e può interferire con il funzionamento sociale, lavorativo e personale di un individuo.
E’ importante distinguere la depressione dalla malinconia.
La malinconia può essere definita come uno stato d'animo caratterizzato da tristezza, nostalgia, melancolia e pensieri riflessivi. Si tratta di un'emozione che nasce spesso dalla perdita, dal senso di insoddisfazione o dalla mancanza di qualcosa o qualcuno che ci è caro. La malinconia può manifestarsi con sintomi come la sensazione di vuoto interiore, la mancanza di interesse o piacere nelle attività quotidiane, l'apatia, la difficoltà a provare gioia e l'incapacità di godere delle cose belle della vita. Può essere un sentimento transitorio o persistente, e in alcuni casi può sfociare in una forma di depressione. Tuttavia, la malinconia può anche essere considerata come uno stato d'animo poetico, capace di ispirare pensieri profondi e sentimenti intensi.
La profonda differenza tra depressione e malinconia può essere compresa attraverso alcuni punti chiave.
Primo fra tutti la durata e l’intensità del malessere. Infatti, la depressione è un disturbo caratterizzato da sintomi specifici come tristezza persistente, mancanza di interesse, bassa autostima, sentimenti di colpa, disturbi del sonno e dell'appetito, affaticamento e pensieri negativi finanche suicidari. Questi sintomi persistono per almeno due settimanee possono essere molto intensi, influenzando significativamente la vita quotidiana dell'individuo. La malinconia è un'emozione più transitoria e meno intensa, caratterizzata da una tristezza leggera o malinconica che viene spesso scatenata da un evento specifico o da una riflessione personale.
Le cause e fattori scatenanti sono differenti, infatti la depressione può essere scatenata da una combinazione di fattori, tra cui predisposizione genetica, squilibri biochimici a livello neurale, eventi traumatici cronici o puntuali, stress cronico, problemi relazionali e altre condizioni di salute. Mentre la malinconia è solitamente scatenata da eventi specifici come la perdita di una persona cara, la fine di una relazione o un fallimento personale.
E’ molto diverso anche l’impatto sulla vita quotidiana. La depressione infatti può influenzare profondamente la qualità della vita, rendendo difficoltoso il normale funzionamento nelle attività quotidiane come il lavoro, lo studio, le relazioni e le attività ricreative. Può portare a un forte senso di sconforto, disperazione e incapacità di provare piacere nelle cose. La malinconia, d'altra parte, può rendere l'individuo un po' malinconico o triste, ma generalmente non interferisce con la capacità di funzionare normalmente.
È importante notare che la malinconia può essere un sintomo della depressione, ma la diagnosi di depressione richiede la presenza di altri sintomi e una durata significativa nel tempo.
Per quanto riguarda il trattamento, la depressione è spesso trattata con una combinazione di psicoterapia e farmaci antidepressivi. La terapia psicologica può essere di diversi tipi, come la terapia cognitivo-comportamentale o la terapia psicodinamica. La malinconia, essendo un'emozione passeggera, di solito non richiede un trattamento specifico, ma può essere utile parlare dei propri sentimenti con un terapeuta o con persone di fiducia.
Se si sospetta di avere sintomi di depressione o malinconia persistenti, è sempre meglio consultare un professionista della salute mentale per una valutazione accurata, una diagnosi appropriata e un piano di trattamento adeguato
Disturbo Bipolare
Il disturbo bipolare è una condizione mentale caratterizzata in linea di massima da cambiamenti estremi e irregolari dell'umore che possono variare da periodi alternanti di elevato umore, detto mania, e basso umore, o depressione.
Per mania si intende un disturbo psicologico caratterizzato da un'alterazione dell'umore verso l'euforia, l'eccitazione e l'irritabilità.
Durante una fase maniacale, la persona può provare un’energia fisica e mentale eccessiva, una ridotta necessità di sonno, un aumento del desiderio sessuale, un’autostima elevata e grandiosa, un pensiero accelerato o un affollamento di pensieri che può corrispondere ad un’accelerazione della produzione verbale. Può anche manifestarsi un comportamento impulsivo, come spendere molti soldi in modo irrazionale o assumere rischi elevati. La mania non è solo associata al disturbo bipolare, ma può anche verificarsi come sintomo di altre condizioni mediche o psicologiche come la psicosi o l'uso di sostanze.
Nel disturbo bipolare solitamente la fase maniacale è seguita da una fase depressiva. Durante i periodi di depressione, i soggetti affetti da questo disturbo possono sperimentare tristezza profonda, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane, cambiamenti nell'appetito e nel ritmo sonno/veglia, difficoltà di concentrazione e decisione, ritiro sociale, sentimenti di colpa o inutilità fino a esperire idee suicidarie.
Il disturbo bipolare colpisce circa il 2% della popolazione mondiale, può essere debilitante e influire notevolmente sul benessere sociale personale e lavorativo dell’individuo che ne soffre.
I sintomi del disturbo bipolare possono variare da persona a persona, sia in termini di gravità che di durata degli episodi. Alcune persone possono sperimentare principalmente l'episodio maniacale, mentre altre possono avere prevalentemente episodi depressivi. Alcune persone possono anche avere episodi misti, in cui si verificano sintomi maniacali e depressivi contemporaneamente.
Nello specifico, sono state individuate due forme di disturbo bipolare: il disturbo bipolare di tipo I e di tipo II
Il disturbo bipolare di tipo I è una condizione psichica caratterizzata dall’alternarsi di episodi di mania e depressione. Gli individui affetti da questo disturbo sperimentano alterazioni dell'umore che oscillano da fasi estremamente euforiche della mania a fasi depressive profonde. Un episodio maniacale può durare da diversi giorni a diversi mesi, mentre un episodio depressivo può durare anche più a lungo. Il disturbo bipolare di tipo I può essere quindi considerato una condizione cronica e può causare significative alterazioni a livello sociale, lavorativo e personale influenzando negativamente la qualità della vita dell'individuo che ne soffre e delle persone ad esso vicine.
Il disturbo bipolare di tipo II è una forma di disturbo dell'umore caratterizzata da episodi ricorrenti di depressione e ipomania.
A differenza del disturbo bipolare di tipo I, il tipo II prevede la presenza di episodi di umore elevato, ma meno estremi rispetto al disturbo bipolare di tipo I.
Queste fasi possono durare da pochi giorni a diverse settimane. Durante queste fasi, la persona può sperimentare un aumento dell'energia, una maggiore impulsività, una ridotta necessità di sonno e un aumento dell'attività sessuale. Le fasi depressive nel disturbo bipolare di tipo II possono durare da poche settimane a diversi mesi. Durante queste fasi, la persona può sperimentare una profonda tristezza, perdita di interesse nelle attività quotidiane, cambiamenti dell'appetito e del sonno, bassa energia e pensieri negativi e svalutanti su se stesso.
Le cause esatte del disturbo bipolare non sono ancora completamente comprese dagli studiosi. Tuttavia, si ritiene che lo sviluppo del disturbo bipolare sia il risultato di una combinazione di fattori genetici, neurochimici e ambientali. Studi condotti su gemelli omozigoti e fratelli hanno dimostrato un'alta incidenza di disturbo bipolare tra i membri di una famiglia. Ciò suggerisce il coinvolgimento di alcuni geni nella predisposizione al disturbo bipolare. Inoltre alcune ricerche hanno evidenziato un'eccessiva attività o una disfunzione di alcuni neurotrasmettitori, come la dopamina, la serotonina e la norepinefrina nei pazienti affetti da disturbo bipolare. Questi neurotrasmettitori sono coinvolti nella regolazione dell'umore, del sonno e dell'energia, una loro alterazione potrebbe quindi contribuire allo sviluppo del disturbo.
Eventi stressanti della vita, come traumi, perdite importanti o un ambiente familiare avverso, possono scatenare episodi di mania o depressione nel disturbo bipolare. Infine un stile di vita malsano, l'abuso di sostanze come alcol o droghe può influire sullo sviluppo o sull'aggravarsi dei sintomi del disturbo bipolare.
Tuttavia, è importante notare che il disturbo bipolare è una condizione complessa e il suo sviluppo può dipendere da una combinazione di questi fattori, che possono variare da persona a persona.
Il trattamento del disturbo bipolare generalmente include una combinazione di farmaci stabilizzatori dell'umore, psicoterapia e supporto sociale. È importante lavorare a stretto contatto con un team di professionisti della salute mentale per gestire efficacemente i sintomi e minimizzare gli impatti negativi del disturbo sulla vita quotidiana.
È importante sottolineare che il disturbo bipolare è una malattia complessa e varia da persona a persona e solo uno specialista della salute mentale può diagnosticare il disturbo in base ai sintomi presentati e alla storia clinica della persona. Pertanto è consigliabile cercare l'aiuto di un professionista qualificato per una valutazione accurata e un possibile trattamento.
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